Gli occhiali da ciclismo sono un elemento fondamentale dell’equipaggiamento di un corridore, considerato il fatto che possono rendere sia un allenamento che una gara più sicuri e meno faticosi.
Quali funzioni svolgono gli occhiali da ciclismo?
Le principali funzioni svolte da questo accessorio sono le seguenti:
filtrano i raggi solari, come dei comuni occhiali da sole. Per questo motivo evitano che il ciclista possa essere abbagliato dal sole, soprattutto quando si allena nelle ore più luminose della giornata. Avere a disposizione una buona lente con filtro solareprotegge anche la retina dai raggi luminosi, così come accade con qualsiasi paio di occhiali da sole che si utilizzano anche durante la vita quotidiana. Allo stesso modo, proteggono anche dalle eventuali luci di camion ed auto che potrebbero davvero infastidire e accecare l’atleta;
proteggono dalla pioggia, dal vento e dagli agenti atmosferici: gli occhiali da ciclismo hanno una forma ergonomica e aderiscono perfettamente al viso creando una vera e propria barriera protettiva, la quale evita che le gocce della pioggia, il vento e l’aria fredda possano raggiungere l’occhio dando non solo fastidio durante l’allenamento, ma anche andando ad irritare la pupilla;
evitano che il sudore possa colare dalla fronte e bagnare l’occhio. Ciò potrebbe provocare delle irritazioni oculari, ma anche delle possibili infezioni;
proteggono gli occhi da possibili urti e dall’ingresso di agenti esterni, come insetti e moscerini, polvere, pulviscolo o sassolini che potrebbero schizzare sul viso;
impediscono al fango di schizzare negli occhi. Per questo motivo sono molto importanti soprattutto quando ci si allena con delle cattive condizioni climatiche o su terreni non asfaltati. Un esempio è rappresentato da chi corre con la mountain bike;
correggono il preciso difetto visivo del ciclista. In questo modo il ciclista non sarà costretto ad indossare le lenti a contatto che non tutti sono in grado di sopportare, soprattutto quando gli allenamenti o le gare hanno una durata di diverse ore.
Come scegliere gli occhiali da ciclismo più adatti
In commercio esistono tantissimi tipi di occhiali da ciclismo, ognuno con precise caratteristiche e peculiarità e con prezzi di vendita molto diversi tra loro. Per questo motivo è fondamentale capire qual è il modello che più si adatta alle esigenze ed alle necessità di ogni singolo corridore.
Di seguito le caratteristiche che devono essere prese in considerazione per effettuare la scelta corretta.
La montatura: forma e materiali costruttivi
Gli occhiali da ciclismo devono essere realizzati con una forma quanto più ergonomica ed avvolgente in grado di aderire il più possibile alla forma del viso in modo tale da evitare che qualsiasi sostanza estranea possa eventualmente penetrare e raggiungere l’occhio. Una forma di questo tipo è anche molto più comoda da indossare ed anche più sicura in caso di caduta del corridore.
Per evitare che le lenti si possano appannare, vi sono anche modelli dotati di un sistema di ventilazione o di ricircolo dell’aria.
Per quanto riguarda il materiale, nessun paio di occhiali da ciclismo deve essere realizzato in metallo dal momento che potrebbe essere pericoloso in caso di rottura. Sarebbe molto più pesante e scomodo da indossare. I migliori occhiali da ciclismo sono realizzati in policarbonato, una lega leggera, resistente agli urti ed infrangibile in caso di caduta.
Anche le lenti devono essere resistenti ad urti e graffi e meglio se dotate di trattamento antiriflesso dai raggi solari e dalle luci.
Un elemento da non trascurare è la presenza o meno dei cuscinetti in gomma sul naso o sulle astine nel punto in cui poggiano sulle orecchie.
I modelli tecnologicamente più avanzati hanno anche la possibilità di modellare questi gommini per adattarsi alla forma del viso di ogni corridore.
La taglia
Anche gli occhiali da ciclismo hanno una taglia. Per questo motivo è fondamentale scegliere quelli che si adattano al proprio viso. Gli occhiali troppo grandi non solo sono scomodi, ma non proteggono bene gli occhi. Allo stesso tempo, anche un modello troppo piccolo potrebbe fare male e stringere, non consentendo un allenamento agevole.
Le lenti
Se la montatura è stata scelta nella maniera corretta, le lenti potranno essere della giusta dimensione ed abbastanza avvolgenti, grandi e ricurve. Devono essere dotate di filtro protettivo dai raggi solari ultravioletti certificato per proteggere la retina durante le molte ore di pedalata.
È molto importante che anche le lenti siano estremamente resistenti agli urti ed ai graffi. I materiali più utilizzati sono i policarbonati e l’NXT. Vi sono, comunque, delle case costruttrici che utilizzano delle mescole e delle formulazioni proprie per raggiungere i massimi gradi di robustezza.
Le lenti tecnologicamente più avanzate sono dotate di una serie di accorgimenti che vanno ad evitare l’appannamento dovuto alla respirazione che può essere molto fastidioso perché ostacola una buona visione. A tal proposito, alcune lenti hanno uno sfiato per l’eliminazione dell’umidità corporea in grado di creare un flusso d’aria che facilita l’abbassamento della temperatura.
Altre lenti, sono ricoperte da uno strato idrorepellente, il quale evita al fango, alla pioggia ed allo sporco di aderire e rimanere attaccati alla superficie.
Il colore della lente
Non si tratta di una pura scelta estetica perché il colore della lente è fondamentale per riuscire ad avere una corretta visione in base alle condizioni climatiche. Sono ormai tantissimi i modelli in grado di modificare il proprio colore in base alle caratteristiche del tempo in quel preciso momento. In particolare le lenti:
grigie, sono le più versatili perché non alterano i colori di ciò che si vede pur riuscendo a bloccare le radiazioni ultraviolette;
marroni o color rame evidenziano maggiormente i contorni ed i contrasti. Rendono più visibili gli ostacoli, le auto, i marciapiedi e le strisce sulla strada;
trasparenti, sono le più indicate quando è buio o quando le giornate sono particolarmente nuvolose;
gialle o arancioni, sono utili in caso di scarsa visibilità perché incrementano i contrasti;
fotocromatiche, si adattano e si modificano in base all’andamento ed alle variazioni della luce, ma si consiglia di non usarle quando la luce è particolarmente scarsa;
a specchio, sono le migliori per eliminare i bagliori e gli accecamenti. Sono indicate quando il sole è molto forte;
polarizzate, riducono al massimo qualsiasi abbagliamento e riflesso, anche quelli causati dalle pozzanghere sulla superficie della strada.
L’indice di protezione contro il bagliore
Questo fattore viene espresso di solito con un numero compreso tra zero e quattro: minore è il valore e più la lente è chiara e viceversa. La scelta corretta deve seguire questa accortezza: se la luce esterna è alta si deve scegliere una lente più scura.