Il rodaggio dei freni a disco della bici è un’operazione molto importante che spesso però viene trascurata dalla maggior parte dei ciclisti. Un buon rodaggio dei freni permette di sfruttare al massimo le potenzialità del proprio impianto frenante, riducendo le problematiche più diffuse, come rumorosità e vetrificazione precoce delle pastiglie.
Cosa si intende per rodaggio freni a disco ed a cosa serve?
Per rodaggio freni a disco s’intende una specifica procedura di utilizzo del componente in modo mirato, al fine di creare un adattamento tra le parti ed il loro assestamento, creando così le migliori condizioni di utilizzo possibili.
Questo processo, applicato ai freni a disco, vuol dire che per un periodo di tempo è meglio effettuare brevi frenate veloci rilasciando subito le leve, in modo tale che l’impianto si assesti e che pastiglie e disco abradano la prima parte superficiale arrivando a creare il miglior attrito possibile.
Il rodaggio dei freni a disco della bici serve ad ottimizzare l’accoppiamento tra dischi e pastiglie, ottenendo una frenata più potente, modulabile e silenziosa. Inoltre fa funzionare meglio l’intero impianto rendendo più piacevole l’esperienza dell’utilizzatore finale.
Dal punto di vista strettamente tecnico, il rodaggio freni fa sì che una piccola parte del materiale della pastiglia possa penetrare in modo uniforme sulla superficie del disco.
Questo processo in inglese prende il nome di “bedding-in”. Se fatto bene migliora in maniera considerevole le performance della frenata.
Tutte le tipologie di tipi di freno a disco (sia meccanici che idraulici) necessitano di un rodaggio, in particolar modo quelli che usano pastiglie organiche (con ferodo che è una miscela di grafite e kevlar), poiché tendono a vetrificare.
Come va fatto il rodaggio freni a disco?
La potenza frenante dell’impianto va aumentata gradualmente dopo le prime uscite.
Se usi dischi o pastiglie particolari, devi accertarti che non ci siano indicazioni specifiche.
A prescindere dalla modalità di esecuzione, il nostro consiglio è quello di usare moderazione nell’uso dei freni durante i primi 50-100 km, aumentando gradualmente l’intensità d’uso dell’impianto.
La procedura consiste in due fasi, le quali prevedono un aumento progressivo della forza frenante esercitata sui freni ed andrebbero ripetute per freno anteriore e posteriore.
Prima di iniziare, trova un posto sicuro e lontano dal traffico per eseguire le operazioni di frenata in sicurezza.
- 1° Fase: brevi pinzate moderate.Accelera fino ad una velocità moderata (per circa 20 km/h) e frena in modo dolce decelerando fino a circa 5 km/h, ma senza fermarti completamente mantenendo così il disco ben ventilato. Ripeti l’operazione per circa 20 volte, facendo trascorrere qualche secondo tra una pinzata e l’altra, prima di passare all’altro freno.
- 2° Fase: brevi pinzate più potenti.Accelera fino ad una velocità più elevata (per circa 30-35 km/h) e frena in modo più deciso, ma sempre senza fermarti completamente. Ripeti per circa 10 volte prima di passare all’altro freno. Lascia raffreddare una decina di minuti prima di utilizzare i freni su strada. Tutte le operazioni descritte devo essere effettuate da seduti sulla sella ed avendo l’accortezza di non bloccare la ruota posteriore.
Dopo il rodaggio freni si può iniziare ad usare l’impianto in modo più deciso. Nei primi 50 km si consiglia di continuare a frenare con un po’ di attenzione, evitando pinzate particolarmente brusche o tanto lunghe.
Il rodaggio freni ed il processo di vetrificazione
La vetrificazione è un processo di temperatura superficiale dei ferodi organici che si attiva sopra i 230°C di lavoro. In sostanza le molecole dei materiali polimerici contenuti nel ferodo migrano all’interno della struttura molecolare (con un procedimento definito cross-link) e danno così vita ad una patina superficiale molto dura e liscia che annulla la potenza di frenata.
La vetrificazione delle pastiglie avviene con frenate lunghe e protratte, le quali impediscono al calore di evacuare dando vita così al cross-link polimerico.
Anche la superficie dei dischi ha bisogno di un minimo di rodaggio, per rimuovere il primo strato ed aumentare l’attrito con le pastiglie migliorando l’evacuazione del calore.
Infine l’impianto frenante ha necessità di rodarsi, poiché i cavi idraulici devono adattarsi alla pressione interna dell’olio quando viene premuta la leva del pompante.
Per questo motivo è bene evitare di “pinzare” a fondo ed a lungo per almeno i primi 50 km di utilizzo, siano essi su strada che in off-road. In questo modo si scongiura il fenomeno della vetrificazione, si assestano le superfici tra pastiglie e disco e si migliora la risposta del pompante, poiché le guarnizioni e le parti si adattano.
Quando va fatto il rodaggio freni a disco?
Un minimo di rodaggio freni (almeno i primi 25km di utilizzo) è necessario anche nelle seguenti situazioni:
- montaggio nuove pastiglie;
- montaggio nuovi dischi;
- sostituzione cavi idraulici;
- installazione nuovo impianto frenante;
- montaggio pastiglie con mescola differente (ad esempio da organiche a semimetalliche)
In quest’ultimo caso la premura nel rodare bene l’impianto deve essere maggiore, poiché spesso si cambiano le pastiglie usando il vecchio disco e quindi si devono far adattare le due superfici.
Le pastiglie metalliche e semi-metalliche hanno bisogno di dischi appositi, per cui se i tuoi rotori non sono idonei, non puoi usarli. Per capirlo, devi controllare che sul disco non sia riportata la seguente dicitura “Resin pad only” (solo pastiglie organiche). Usando delle pastiglie non organiche con questo tipo di dischi andrai incontro ad un’usura precoce della superficie, la quale potrebbe condurre alla brunitura del disco o al fade meccanico del freno, con conseguenze poco piacevoli.