Andare in bici fa molto bene alla salute, sia in termini di peso che di circolazione. Vi è però un aspetto particolare di cui tutti, professionisti ed amatori, devono tenere conto. Si tratta del posizionamento in sella.
Trascorrere troppo tempo seduti sulla sella di una bici può portare fastidio e dolore.
Durante una prestazione sportiva professionistica, il posizionamento è fondamentale per mantenere equilibrio e velocità.
Come si determina la corretta posizione in sella?
Soprattutto per gli sportivi professionisti, il corretto posizionamento in sella è fondamentale per garantire una prestazione di buon livello.
Per determinare il corretto posizionamento diventa fondamentale sottoporsi ad una visita biomeccanica, la quale consente di migliorare le proprie perfomance e di ridurre il rischio di infortuni tramite il corretto settaggio della bicicletta.
Nel settaggio della bicicletta, uno dei principali aspetti è rappresentato proprio dall’altezza della sella: affinché il posizionamento sia corretto, è necessario che la sella sia regolata in modo da prevenire gli infortuni al ginocchio.
Se l’individuo è sano, la sella deve essere posizionata al 109% l’altezza del cavallo. Se invece è soggetto ad infortuni l’angolo di flessione del ginocchio deve essere mantenuto tra i 25 e i 35°.
Per il corretto posizionamento in sella sono fondamentali anche la posizione del manubrio e del piede sul pedale.
L’avampiede deve essere appena davanti all’asse del pedale, il quale deve sostenere la parte posteriore dell’avampiede, così da consentire l’equilibrio al ciclista in piedi sui pedali.
Posizionandosi in sella in modo da avere il piede più indietro aumenterebbe il senso di fatica al tendine d’Achille. Anche il manubrio deve essere posizionato sulla base delle caratteristiche del singolo ciclista, così da agevolare la sua performance e da tutelare la sua sicurezza.
I 5 punti chiave per un corretto posizionamento in sella
Avere un corretto posizionamento in sella è una delle condizioni indispensabili per divertirsi in bici.
Trovare l’assetto più adatto alle proprie esigenze, però, non è facile, poiché spesso è il risultato di un sottile equilibrio tra comfort e prestazione. Un equilibrio che non è facile da raggiungere ma soprattutto da mantenere.
Di seguito 5 punti chiave per avere un corretto posizionamento in sella:
- Individualizzare la visita. Purtroppo molti sistemi di biomeccanica e posizionamento in sella lavorano “a stampino”. Il ciclista viene posizionato in sella secondo uno standard uguale per tutti, senza considerare il fatto che ogni ciclista ha la sua età, la sua storia sportiva, la sua corporatura, è reduce o meno da infortuni ed ha esigenze diverse. Il posizionamento in sella dovrebbe seguire lo stesso concetto dell’allenamento: essere individualizzato sulle esigenze dell’atleta. Per questo è bene conoscere in modo approfondito le esigenze e la storia del ciclista che si sottopone ad una visita biomeccanica.
- Test fisici. Ogni ciclista ha la sua individualità e questo si ripercuote anche sul suo fisico. È fondamentale conoscere le reali potenzialità fisiche del ciclista prima di metterlo in sella. Potenzialità di movimento, flessibilità muscolare, mobilità articolare, forza, coordinazione motoria, che devono essere verificate con dei test fisici preliminari.
- Regolare le tacchette. Il ciclismo è un gesto a catena cinetica frenata, in cui l’estremità distale (il piede) è vincolata al pedale, che però si muove secondo una circonferenza. Questo fa sì che in ogni momento della pedalata tutto ciò che è sopra al piede, quindi tutto il corpo, si debba adattare a ciò che avviene sul pedale. Per questo la regolazione più importante dell’intero corretto posizionamento in sella è la regolazione delle tacchette, che devono dare stabilità ai piedi e portare il perno del pedale nella corretta posizione tra le teste metatarsali.
- Regolare la corretta inclinazione della sella. La corretta inclinazione della sella produce effetti sull’appoggio sulla stessa, sull’atteggiamento del bacino (e relativo mal di schiena), sul raggiungimento delle leve. Il 90% dei meccanici posiziona in modo errato l’inclinazione della sella, con conseguente blocco della mobilità del bacino che manda in retroversione la pelvi e in inversione di curva la colonna lombare, rendendo difficile sia il raggiungimento delle leve che la tenuta in fase di spinta, aumentando la possibilità di sviluppare mal di schiena.
- Essere seguiti anche dopo il posizionamento in sella. Il corretto posizionamento in sella non finisce quando il ciclista termina la visita. Il corpo può richiedere fino a 10 visite per adattarsi alla nuova posizione e per questo il biomeccanico deve essere sempre disponibile a seguire il cliente e valutare insieme le sensazioni ed agire di conseguenza. Il corretto posizionamento in sella è un percorso che richiede assistenza continua ed anche pazienza, soprattutto se si parte da una posizione sbagliata o vi è la presenza di problemi fisici acuti.
Posizionamento in sella: la differenza tra MTB e bici da corsa
Ci sono delle piccole ma importanti differenze tra il posizionamento in sella, a seconda che si parli di Mountain Bike o di bici da corsa.
Il corretto posizionamento in sella sulla MTB deve consentire al ciclista di esercitare una maggiore forza sui pedali e di maneggiare agevolmente la bici su ripidi, salite e nelle zone sterrate. La prima testa metatarsale del piede deve corrispondere al perno del pedale, le tacchette non devono essere dritte ma devono invece garantire la naturale inclinazione del piede, l’altezza della sella è meglio che venga determinata in seguito ad una visita biomeccanica.
La sella deve consentire al piede di portarsi parallelo al terreno, e deve permettere che l’angolo tra la coscia e il polpaccio sia di 35-40°.