Giro d’Italia, la storia e le tappe del 2022

Il Giro d’Italia è una delle tre gare ciclistiche più importanti del mondo, i cosiddetti Grand Tour. A maggio di ogni anno prende inizio questa gara ciclistica che ogni anno attira migliaia di appassionati di ciclismo.

Il Giro ha una storia lunghissima, le cui origini ebbero inizio quando questo sport era addirittura più seguito del calcio. Oggi è sicuramente una fra le manifestazioni sportive più seguite ed amate del nostro Paese.

Si tratta di una corsa ciclistica a tappe che si svolge nelle prime settimane di maggio e alla quale prendono parte alcuni tra i migliori ciclisti provenienti da ogni parte del mondo. Per questo motivo, insieme al Tour de France e alla Vuelta spagnola, questo sport è annoverato fra le tre principali corse europee a tappe.

 

Giro d’Italia: storia e momenti significativi

Era il 13 maggio 1909 quando 127 ciclisti partirono nel cuore della notte da Piazza Loreto a Milano per dare vita ad una corsa che nel tempo e negli anni a venire sarebbe diventata la seconda più importante del mondo.

Il primo Giro d’Italia portò i partecipanti da Milano a Napoli, il cui ritorno avvenne in otto giorni. I partecipanti coprivano una media giornaliera di 300 chilometri:  già solo questo fu un risultato eccezionale! Le biciclette erano molto pesanti e inoltre non avevano il cambio, quindi dovevano pedalare anche in discesa.

L’idea di questa gara ciclistica in Italia, che prendeva spunto dal Tour de France, venne al giornale sportivo più famoso del Paese, la Gazzetta dello Sport, ed ai suoi redattori. Era loro intenzione acquisire quanti più lettori possibili e allo stesso tempo primeggiare con la controparte francese.

Quei 127 coraggiosi ciclisti che presero parte alla prima edizione del Giro d’Italia in totale coprirono 2.448 chilometri. Alla fine, solo 49 di essi riuscirono a portare a termine la competizione, con il ciclista italiano Luigi Ganna che si assicurò la vittoria e 5.325 lire di premio in denaro.

Durante il la periodo che precedette prima guerra mondiale, il regolamento del Giro d’Italia subì diverse modifiche che portarono all’adozione del sistema a tempo, in cui il vincitore assoluto era determinato dal minor tempo complessivo alla fine della corsa.

La corsa era esclusivamente maschile. Dal 1988 si corre anche anche il Giro Donne, un evento ciclistico femminile che si svolge a Luglio, due mesi dopo quello maschile.

Fino agli Anni ’60 la corsa maschile partiva da Milano, nella sede della Gazzetta dello Sport. Ora il Giro d’Italia inizia anche in altre città, o addirittura in altri Paesi, ma quasi sempre termina con l’arrivo dell’ultima tappa a Milano.

 

I vincitori che hanno reso prestigioso il Giro d’Italia

Dopo la prima guerra mondiale il ciclista italiano Alfredo Binda ebbe un successo enorme al Giro d’Italia, vincendo 5 volte tra il 1925 e il 1933. Era così forte che gli organizzatori della corsa gli offrirono del denaro affinché non partecipasse ulteriormente, visto che con le sue vittorie stava iniziando a rendere noiosa la manifestazione.

Alla fine fu superato da Gino Bartali, che trovò a sua volta una concorrenza molto dura nel suo compagno di squadra Fausto Coppi. Quest’ultimo nel 1952 divenne il primo ciclista a vincere sia il Giro d’Italia che il Tour de France nello stesso anno. I ciclisti di maggior successo negli anni ‘60 furono Jacques Anquetil, con due vittorie nel 1960 e 1964, e Franco Balmamion che trionfò nel 1962 e 1963.

Gli anni ‘70 furono dominati dal belga Eddy Merckx che vinse ben 5 edizioni nel 1968, 1970, 1972, 1973, 1974, poi da Michel Pollentier e Johan De Muynck.

 

La maglia rosa del vincitore del Giro D’Italia

La maglia rosa identifica il leader della classifica generale del Giro d’Italia e quello con il miglior tempo cumulativo.

Ma perché la maglia è rosa? La Gazzetta dello Sport è stata stampata su carta rosa fin dalla sua fondazione avvenuta nel 1896. Considerato il fatto che il Giro non esisterebbe senza il giornale, gli si rende omaggio in questo modo.

La maglia azzurra distingue il leader nella classifica della montagna, ovvero il miglior scalatore. Quella color ciclamino il migliore nella classifica a punti e la bianca è indossata dal miglior giovane sotto i 25 anni.

Nella versione moderna della corsa, il vincitore del Giro d’Italia è ancora determinato dai più bassi tempi aggregati, mentre specifiche tappe possono essere a tempo o assegnare punti.

Come gli altri grandi giri, il Giro d’Italia presenta tappe di montagna, prove a cronometro individuali ed a squadre e tappe in linea per velocisti.

 

Le tappe del Giro d’Italia 2022

La 105esima edizione del Giro prenderà il via Venerdì 6 Maggio 2022 e si concluderà Domenica 29.

La grande partenza avverrà a Budapest. Le prime tre tappe si svolgeranno in Ungheria, due delle quali finiranno in salita, più la prova individuale a tempo del secondo giorno.

 

Le tappe della prima settimana del Giro d’Italia 2022 

La prima tappa va da Budapest a Visegrád.

La seconda prova è la cronometro che si dipana lungo le strade di Budapest nella seconda tappa. L’arrivo è a Piazza della Santissima Trinità, dopo una breve e netta salita.

La terza tappa pianeggiante va da Kaposvár a Balatonfüred, una città costiera sul lago Balaton.

Il Giro continua in Sicilia con la 4a tappa, subito con una salita sull’Etna.

La quinta tappa terminerà a Messina prima che la carovana rosa raggiunga la terraferma nella sesta tappa con un arrivo a Scalea.

La corsa continua verso nord nella 7a tappa, che sarà una corsa impegnativa attraverso le montagne con un dislivello totale di 4.500 metri.

La tappa 8 consiste in un percorso dentro ed intorno a Napoli.

La scalata si intensifica nella tappa 9 con una doppia salita e un arrivo in vetta sul Blockhaus, dove Nairo Quintana ha vinto in solitaria nel 2017, finendo 24 secondi davanti a Thibaut Pinot e Tom Dumoulin.

 

Le tappe della seconda settimana del Giro d’Italia 2022 

La decima tappa è piatta nella prima metà e collinare nella seconda.

La tappa 11 vede uno sprint di gruppo a Reggio Emilia.

La 12a tappa sarà un’altra prova piuttosto accidentata con un finale in discesa a Genova.

La 13a tappa parte da San Remo e prevede un arrivo con probabile sprint di gruppo a Cuneo.

La 14esima tappa è una prova a circuito sulle colline a est di Torino con arrivo in discesa.

La quindicesima tappa di domenica si presenta come una corsa di montagna con arrivo in salita a Cogne in Valle d’Aosta.

 

Le tappe della terza settimana del Giro d’Italia 2022 

La prima tappa dell’ultima settimana, viaggia sul Mortirolo e sul Passo di Santa Christina prima di un arrivo in discesa ad Aprica.

La tappa 17 terminerà a Lavarone, poco dopo aver superato il Monte Rovere, ovvero una salita di 7,9 chilometri con una pendenza media del 9,9%.

La tappa 18 si sviluppa su un terreno per lo più pianeggiante da Borgo Valsugana a Treviso.

La tappa 19 sale a 3.230 metri s.l.m e prevede un arrivo in salita al Santuario di Castelmonte.

La 20a tappa presenta due salite non effettuate nell’edizione del 2020 di Cortina d’Ampezzo a causa del maltempo, il Passo Pordoi ed il Passo Fedaia. La salita d’arrivo di ben 14 chilometri al 7,6% di pendenza precede una seconda metà gara “brutale” con pendenze esclusivamente a due cifre!

 

Verona ospita la tappa finale, che consisterà in una cronometro di 17,1 chilometri con arrivo di fronte all’Arena.

 

 

 

 

 

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